MA DAVVERO IL BATTERISTA FA RUMORE?

Tutti almeno una volta nella vita abbiamo avuto a che fare con questa affermazione, vuoi perché lo abbiamo pensato, vuoi perché ce lo siamo sentiti dire dai nostri genitori come tentativo disperato di tenere lontano dalle mura domestiche uno strumento nemico della quiete pubblica.

Se provassimo a rispondere al quesito tenendo un fonometro al nostro fianco mentre suoniamo, la conclusione a cui giungeremmo sarebbe impietosa... ed è forse proprio per questo motivo che il batterista diventa un essere mitologico, una sorta di supereroe che, seduto sul suo sgabello per ore, allena il proprio senso del ritmo e la pazienza dei vicini di casa. (E giunto a questo punto devo spezzare una lancia a favore dei miei vicini, ringraziandoli pubblicamente).

Proviamo però a considerare la questione da altri punti di vista, ossia cercando di spiegare quando il tutto ha avuto origine, a cosa serve quel rumore e quali benefici può portare alla nostra salute, (a patto che abbiamo un buon paio di tappi per le orecchie, oppure per i più facoltosi una batteria elettronica).

Sicuramente dal punto di vista storico possiamo affermare che il tamburo è, voce a parte, lo strumento più antico: dalla preistoria in avanti, dopo averlo scoperto come tutte le cose per caso (conciando pelli animali e rompendo tronchi vuoti), l'uomo se ne è sempre servito per regolare le attività di base della propria esistenza... dalla danza, al lavoro, dalla caccia alla guerra. Di conseguenza anche all'interno di un gruppo musicale dei giorni nostri, la batteria e le percussioni sono gli strumenti che fungono da “orologio”; hanno cioè il grande compito di comunicare a tutti (band e pubblico) qual è la pulsione del tempo. 

Ne consegue che il nostro supereoe svolge la propria funzione emettendo una serie di rumori “organizzati” chiamati ritmi, e per arrivare ad eseguirli correttamente deve affrontare per anni numerose peripezie quali ad esempio l'apprendimento della lettura musicale, della tecnica meccanica e/o di movimento di mani e piedi e, cosa fondamentale, della coordinazione degli arti. Ecco allora che imparare ad organizzare quel rumore può portare grandi benefici al nostro organismo, può ad esempio aiutare a ridurre lo stress, migliorare la condizione fisica ed aumentare la coordinazione generale, allenare il cervello ad organizzare i “battiti” della vita quotidiana, aumentare le capacità di problem solving, sviluppare senso matematico e logico, dare grande capacità di ascolto, aumentare la capacità di lavorare in team per una causa comune.

In definitiva, possiamo tranquillamente affermare che senza i batteristi, il mondo sarebbe decisamente un posto più silenziso... ma anche decisamente peggiore. MEDITATE! :)

My job is to hold wood in my hands, hit plastic and metal, and organize that noise”. - Dom Famularo.


Commenti

Post più popolari