Dedicato tutti quei genitori che in questo periodo stanno rastrellando l'internet alla ricerca del corso giusto!
In un precedente
articolo scrissi: “E' settembre e sebbene l'autunno stia
inesorabilmente facendo il suo ingresso, per le Scuole di Musica è
letteralmente PRIMAVERA!” (se non lo hai letto ti consiglio di
andarlo a cercare...); è dunque il periodo dell'anno in cui le segreterie delle scuole di musica si riempiono della fatal
domanda: “ Ho un/a bambino/a che vuole suonare, come funzionano i
corsi e quanto costano?”. Tenterò quindi di
rispondere cercando di fare riferimento a quella che è
la mia esperienza personale, facendo innanzitutto qualche immancabile
premessa...
NO ai fenomeni
da baraccone sul web.
Non fraintendermi,
sui social si trovano spesso video di bambini di pochissimi anni che sono bravissimi e che meritano tutto
l'apprezzamento del mondo, ma tieni presente che probabilmente hanno sviluppato capacità superiori alla media per qualche
motivo particolare... prima di dire “questo lo può fare anche
mio/a figlio/a” chiediti “quanti milioni di bambini ci
sono al mondo?” e confronta la risposta con il numero di quelli
veramente fenomenali... troverai un risultato impietosamente
infinitesimale! Ciò significa che con grandissima probabilità tuo/a
figlio/a rientra nella grande maggioranza dei casi, e che quindi avrà
la possibilità di crescere con la musica, divertendosi ugualmente e diventando
bravo con l'andare del tempo e con la giusta applicazione... se poi si scoprirà un piccolo prodigio, tanto meglio! 😌
NO a tutte le età, o meglio “NI”.
Personalmente,
insegnando uno strumento molto “fisico”, generalmente “provo”
chiunque me lo chieda ma sono solito sconsigliare i miei corsi prima del
raggiugimento dell'età scolastica.
Se è vero che i
bambini possono iniziare a suonare a qualsiasi età, non è detto che
per tuo/a figlio/a possa
essere così; non è una questione di QI e di maggior o minor
intelligenza (nella totalità dei casi, i bambini sono
tranquillamente più intelligenti di noi adulti), ma di quando venga
sviluppata l'attitudine psicofisica allo studio della musica,
parametro che varia da persona a persona... quindi un eventuale
“aspetta un anno” non è assolutamente una bocciatura ma
un “ci vediamo l'anno prossimo e faremo grandi cose” (le
stesse cose l'anno prossimo gliele spiego in un decimo del tempo e
non ti faccio spendere inutilmente; se perde la voglia nell'anno di
attesa, sappi che probabilmente era un'infatuazione passeggera
e non una vera pulsione...).
Tieni anche
presente che prima di una certa età, a mio avviso, non è nemmeno
giusto incanalarli verso uno strumento (a meno che non lo chiedano insistentemente), ma che sviluppino diverse abilità musicali di base, quindi
potrebbero essere molto più utili corsi di avviamento e/o
propedeutica ;)
L'aula di strumento non è un parco
giochi.
…parlo con te, e
non con tuo/a figlio/a! 😅 Se dopo la prova ti sconsiglio di iniziare
perchè è troppo giovane (vedi punto precedente), ma tu insisti ed a supporto della tua tesi sostieni che tanto
portarlo/a in un parco giochi coi gonfiabili per quell'ora alla
settimana ti costi uguale, scegli decisamente il PARCO GIOCHI (o
portalo al parco pubblico che sta all'aria aperta ed è pure gratis)... si divertirà di più e magari socializzerà con
altri coetanei!
Altro punto da tenere presente è che va bene imparare
giocando, ma comunque entro qualche mese qualcosa dobbiamo “portarlo
a casa”... se tuo/a figlio/a passa l'ora a saltare da una parte
all'altra dell'aula, fa i disegni alla lavagna, ed è dappertutto
tranne che sullo strumento, probabilmente è nel posto sbagliato e
nel momento sbagliato. MEDITA!
Premesse
finite, passiamo alla "fase 2": supponiamo che i punti precedenti ti
siano stati utili, contatti la scuola, si svolge la lezione
prova, va tutto bene bene
e si inizia (nella stragrande maggioranza dei casi sappi che
il risultato è questo); ecco alcuni punti da tenere presente durante
il percorso di tuo figlio.
NO a false aspettative.
Strettamente
correlato coi punti precedenti! Piuttosto che crearti e creargli/le false
aspettative sulla base di quello che vedi sul web,
cerca di spiegare che molto spesso le cose all'inizio potrebbero
essere noiose e ripetitive (soprattutto se ti chiede ad esempio di
suonare la batteria, che è lo strumento ripetitivo per eccellenza),
e che ad ogni età serve la giusta dose di pazienza ed applicazione
per poter avere i risultati.
NO a pressioni per studiare.
Anche questo in
correlazione coi punti precedenti. Se vedi che a casa non studia e
non fa gli esercizi, non forzare la mano... non deve assolutamente percepirlo come un obbligo o come un compito scolastico! E' vero che paghi, ma conta
che i bambini apprendono tutto molto in fretta...
conviene quindi lasciare che pian piano trovino la loro dimensione, cercando piuttosto
di responsabilizzarli gradualmente, e facendo capire loro che il vero gioco non è solo a lezione, ma a casa: invece che lasciarli spippolare inutilmente con qualsiasi tipo di device elettronico, spingiamoli verso il passatempo utile (per esempio in compagnia dello strumento musicale, oppure verso l'ascolto di buona musica).
Nozioni teoriche e lettura
assolutamente SI!
La parola d'ordine
è sempre e solo una... EQUILIBRIO! E' un gioco, ma funziona come a
scuola: essendo di fatto una lingua, si devono imparare le prime
regole di lettura e pronuncia... se il professionista a cui ti sei
affidato non gliele insegna, oppure gliele insegna “a pappagallo” senza spiegargli perchè,
interrogati se sei nel posto giusto. Se al contrario è tuo/a
figlio/a a farti presente che si annoia, cerca di capire se ti sei
affidato/a ad un “bacchettone”, oppure se è il caso di
rileggere l'articolo da capo. 😉
Per concludere,
tieni sempre presente che i bambini possono stancarsi molto
facilmente, anche se è una cosa che inizialmente piaceva loro
tantissimo... quindi se ti dice che non vuole più frequentare cerca
sempre di analizzare le motivazioni con lui/lei, e valuta se è il
caso di spronarlo, di cambiare insegnante.... o di portarlo al PARCO
GIOCHI!
Ci vediamo a
scuola! 😄
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