CORSI DI MUSICA- CONSIGLI PER GLI ACQUISTI!

Come muoversi nell'intricatissima giungla di scuole di musica, corsi certificati, riconoscimenti regionali.

 

E' settembre e sebbene l'autunno stia inesorabilmente facendo il suo ingresso, per le Scuole di Musica è letteralmente PRIMAVERA!

Dopo mesi di “letargo estivo”, infatti, il web si ripopola di pubblicità, i social fioriscono di posts più o meno sponsorizzati, sulle affissioni compaiono manifesti, sui banconi dei bar volantini di ogni sorta, nuove scuole aprono i battenti; in questo subbuglio generalizzato di fine estate, prodi musicisti di indiscutibile bravura si associano e creano nuovi corsi dal nome accattivante, convinti che questa sarà la volta buona data la loro inattaccabile esperienza live ultradecennale... e soprattutto, per dare un taglio più professionale ed appetibile alla loro nuova creatura, sfoderano la parola magica: CORSO CERTIFICATO!

Se anche tu quindi sei rientrato/a dal letargo vacanziero, e fra i buoni propositi hai quello di cercare un corso di musica o un insegnante, tutto ciò potrebbe essere fuorviante e rischia di farti fare confusione (alla stregua di Fantozzi alle elezioni), motivo per cui proverò a fare un po' di chiarezza.

Devi innanzitutto sapere che parlare di Corso Certificato è un errore grossolano... sarebbe molto più corretto parlare di Esami Certificati, oppure di Corso con Esami Certificati. La cosa più importante sarebbe conoscere DA CHI viene rilasciato un certificato riconosciuto di qualsiasi natura; proverò quindi a spiegarti, dal basso della mia poca esperienza live e di insegnamento, a cosa può servire una certificazione riconosciuta in ambito musicale; posso assicurarti che ho esperienza diretta avendone conseguita qualcuna, ed avendo diretto nella mia scuola Corsi con Esami Certificati (da Enti reali ed accreditati eh, mica da Pizzafiky&MandoLino).

Dal punto di vista legale, per poter esercitare la professione del musicista in Italia (anche il professore d'orchestra, se ti può essere d'auito), non è richiesta nessuna qualifica professionale... o meglio, le orchestre classiche e le produzioni moderne che richiedono la Laurea del Conservatorio ne hanno tutto il diritto (lungi da me affermare il contrario), ma di fatto è solamente un requisito per l'assunzione (un po' come se la tua azienda cercasse un nuovo responsabile amministrativo: è legittimo che fra i requisiti per la selezione richieda la Laurea in Economia). Se ancora sei scettico/a a riguardo, eccoti un link al sito del Governo in cui sono elencate le PROFESSIONI REGOLAMENTATE: https://bit.ly/3KNG3IH; come noterai, l'unico caso per il quale ti potrebbe servire LEGALMENTE la Laurea del Conservatorio, è quello in cui tu voglia fare l'insegnante di musica alle Scuole Medie, al Liceo Musicale o al Conservatorio stesso, oppure se volessi partecipare a graduatorie pubbliche di qualsiasi tipo (anche se in realtà non ti ci vedrei molto a fare il/la ginecologo/a dell'ASL con la specialistica in controfagotto).

Un'altra premessa è che un titolo (un Diploma, una Laurea, un Attestato Professionale) per essere valido in Europa dovrebbe riportare il grado EQF a cui fa riferimento. L'European Qalifications Framework (o più semplicemente Quadro Europeo delle Qualifiche) è un Ente Internazionale europeo che si occupa di allineare i titoli di studio di tutto il mondo, in modo da poter agevolare l'inserimento professionale, all'interno dell'Unione, di persone provenienti da qualsiasi parte del globo.

Detto ciò, veniamo finalmente alle tipologie di titoli di studio in ambito musicale:

  • Lauree AFAM: fanno parte di questa categoria le Lauree conseguite al Conservatorio, oppure in qualsiasi scuola riconosciuta dall'AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). In Italia sono gli unici titoli avvallati dal MIUR e di conseguenza validi per l'accesso alle professioni regolamentate (se non ti ricordi quali sono, ritorna alla parte dove parlo del ginecologo dell'ASL);

  • Lauree Straniere: sono titoli conseguiti direttamente all'estero, oppure in Scuole di Musica presenti sul territorio Italiano, ma che fanno riferimento ad Enti ed Università stranieri. Non sono direttamente valide al fine delle professioni regolamentate, ma possono diventarlo richiedendo il Certificato di Equipollenza (con relativo iter legale).

  • Certificazioni da Enti stranieri: sono certificati proposti generalmente da Enti esteri e sono attestati di competenza, valutano cioè l'effettiva competenza del soggetto candidato in un determinato ambito... se provenienti da paesi extra UE (come per esempio il Regno Unito), non riportano più l'inquadramento EQF, ma in ogni caso dovrebbero essere allineati. Molto spesso (e questa è la cosa a cui dovresti porre attenzione), è necessario affiancare un percorso accademico completo, in quanto i programmi d'esame che vengono proposti sono molto striminziti e se uno studente prepara solo quelli, rischia di avere in tasca un titolo senza averne le piene competenze (con tutta una serie di problematiche a cascata).

  • Certificati Regionali: da considerarsi al pari di una qualifica professionale ottenuta in un Ente di Formazione Professionale, hanno inquadramento EQF e sono avvallati direttamente da un Ente Regionale. Questo però non accade in tutte le regioni... ad esempio in Emilia-Romagna (la mia Regione) al momento esistono pochissime qualifiche professionali ad indirizzo musicale.

A tal proposito potrebbe sorgerti una domanda: "Diego, se ho iscritto mio/a figlio/a in una scuola riconosciuta dalla Regione, avrà alla fine del percorso un titolo valido e riconosciuto?"

La risposta è NO, o meglio, NON SEMPRE. Dipende se la tua Regione propone qualifiche musicali, se la Scuola di Musica che frequenta è in qualche modo equiparata ad un EFP, se il corso di formazione professionale specifico è stato promosso ed attuato con un bando pubblico dalla Regione stessa, oppure se la scuola di musica propone Esami Certificati con inquadramento EQF.

Se ti può consolare, il riconoscimento regionale porta altre tipologie di vantaggi sia alla Scuola che ai soci, ad esempio

  1. è sicuramente una dichiarazione di prestigio, una sorta di “marchio di qualità” (un po' come il famoso bollino blu di un noto marchio di banane) conferito direttamente dalla Regione di appertenenza; per poterlo ottenere, infatti, la scuola deve avere una serie di requisiti specifici fra i quali, ed esempio, gli insegnanti titolati (Laurea o affini) oppure di lunga esperienza didattica;

  2. conferisce alla scuola la possibilità di partecipare ai bandi regionali per l'alfabetizzazione musicale, e quindi di collaborare direttamente con la Regione nell'organizzazione dei Corsi;

  3. dà vantaggi economici ai genitori dei soci minorenni, permettendo loro di poter recuperare dalla dichiarazione dei redditi parte delle spese per l'istruzione musicale del figlio o della figlia.

In Italia, soprattutto in ambito moderno e data la quasi totale mancanza di Corsi Pop e/o Jazz all'interno dei Conservatori (stiamo migliorando, ma per farti capire a che punto siamo, sappi che un recentissimo decreto del MIUR relega l'insegnamento della musica Pop e Jazz nei Licei Musicali ad attività extracurricolare, con tutte le problematiche che ne conseguono), sono numerose le Scuole private che negli anni si sono formate come alternativa.

Queste, oltre ai corsi regolari per bambini ed adulti, offrono spesso corsi di tipo professionale con programmi all'avanguardia e relativi esami, spesso tenuti da docenti di altissima competenza tecnica, didattica ed artistica (Non solamente live, FAI ATTENZIONE!! ...i Maestri di musica tuoi o di tuo/a figlio/a potrebbero essere ad esempio musicisti che hanno scelto di lavorare quasi esclusivamente nella didattica, oppure altri che hanno intrapreso un percorso artistico più personale e che quindi immancabilmente fanno meno date e sono meno blasonati di altri).

Per tua conoscenza, sappi che di frequente studenti diplomati in queste scuole svolgono regolarmente la professione di musicisti, produttori e/o insegnanti, talvolta con risultati di altissimo livello. Inoltre, sebbene queste scuole non rilascino un attestato valido legalmente è possibile, per lo studente che le frequenta, certificare da privatista il proprio percorso, cercando ad esempio fra gli innumerevoli Enti Certificatori esistenti in tutto il mondo.

Ricapitolando, ecco alcuni punti essenziali nella scelta della scuola di musica

    1) Prima di cercare una qualifica, stabilisci SEMPRE i tuoi obiettivi personali e musicali, in base al tempo che hai da dedicare allo studio dello strumento.

    2) Cerca la qualità degli insegnanti, dei corsi, e dei programmi di studio... sappi che un buon corso amatoriale è comunque supportato a monte da programmi professionali di altissimo livello tecnico ed artistico; in questo, il riconoscimento Regionale potrebbe essere un buon indicatore, ma non è tutto.

    3) Diffida di chi ti propone d'emblée programmi personalizzati, pacchetti tematici, oppure corsi volti al raggiungimento nel breve termine di alcuni obiettivi (e se sei tu che li cerchi perché sei monotematico di persona, diffida in primis di te stesso). Queste tipologie di corso sono utili, ma solamente se hai una buona preparazione di base e vuoi approfondire determinati argomenti. Ne ho parlato poco in precedenza... sarebbe un altro tema da snocciolare in un articolo, volendo, ma mi limiterò.😉

Sui Titoli:

    4) Gli unici titoli validi in Italia sono quelli del MIUR, oppure esteri con Certificato di Equipollenza.

    5) Le certificazioni sia Europee che Regionali sono una qualifica professionale che aggiunge valore ed un minimo di riconoscimento al percorso che stai facendo.

    6) Non sempre le scuole riconosciute dalla regione rilasciano attestati riconosciuti, non fare confusione fra il riconoscimento regionale ed i corsi di formazione promossi dalla Regione. Se cerchi un attestato riconosciuto legalmente , assicurati che su di esso sia SEMPRE presente la sigla dell'Ente Certificatore e l'inquadramento EQF, oppure se questo non è presente fatti dire com'è allineato.

 

 

That's all, Folks!

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