ASCOLTO MUSICALE? CONSIGLI PER GLI ACQUISTI!

 Parte I

Se col mio articolo “Music listening for dummies” hai preso coscienza di avere bisogno di aiuto in fatto di ascolti musicali, potresti essere ancora nella condizione di non sapere da dove iniziare. La risposta corretta sarebbe “da dove vuoi”... come per la lettura va bene iniziare con Tiramolla (“Tiracche!” rules), per la musica vanno bene anche le raccolte dei “Cori da osteria”. Tuttavia voglio darti qualche consiglio: stilerò quindi una lista di 10 albums (in diversi generi) che in qualche modo mi hanno aiutato ad arricchire le playlists (e la vita).

Partiamo con i primi 5:

1) Led Zeppelin I, II, III, IV (V, VI, VII, VIII...) 😁

In assoluto la mia rock band preferita (...e di tanti altri). Una band capace dapprima di fondere Rock'n'Roll e psichedelia, ed in seguito di sperimentare con altri stili musicali, trovando sempre un meraviglioso equilibrio ed una maturità di suono senza pari. Ogni volta che li ascolto, riesco sempre a trovare qualcosa di fresco ed innovativo, sebbene il loro primo album sia uscito oltre cinquant' fa. Non a caso, molte giovani bands dei giorni nostri stanno ritornando sui loro passi, riproponendone il sound. IMMENSI!

2) The Wall- Pink Floyd.

Dove tutto ebbe inizio. 1989 (o giù di li), mi presento a casa dei nonni e c'è la Zia: “Zia, mi fai ascoltare qualcosa col tuo mega impianto?”. “Va bene, nanòn (dalle mie parti si dice così).. adesso ti metto i Pink Floyd”. Di lì a poco, brandivo una Balalaika (souvenir da una gita nei paesi dell'Est) a mò di Fender Strat Gilmour Signature, intonando: “Ollinol uirgiastaaaa-naderbrichindeuòòll”. MAGIA!

3) Live at Wembley- Queen.

Dove tutto ebbe.... seguito😉. Primavera 1992, a pochi mesi dalla scomparsa di Freddie, su una rete privata uscì uno speciale che mostrava il loro concerto del 1986, e io lo registrai prontamente col VHS; posso tranquillamente affermare che la mia curiosità per la batteria nacque guardando e riguardando Roger Taylor in questo video.

Diego, ma con tutti gli album dei Queen, perché proprio questo?

E' un album dal vivo, e le bands, molto spesso, mostrano la loro anima dal vivo. Sebbene si faccia risalire la performance migliore dei Queen al Live Aid del 1985, io ritengo che questo sia il loro miglior concerto di sempre. Tieni presente che la loro performance del Live Aid durò poche decine di minuti, mentre a Wembley fu un concerto intero, nel quale i nostri eroi rockeggiarono dall'inizio alla fine senza risparmiarsi una nota. ILLUMINAZIONE!

4) Made in Japan- Deep Purple

 Se “Live at Wembley” è l'album che ha mosso qualcosa dentro me dal punto di vista batteristico, questo è quello che mi piace definire come il “Rock live” per eccellenza. Se vuoi vivere un concerto Rock degli anni 70, e comprendere con quale intensità suonassero dal vivo le bands di quegli anni, è l'esempio che fa per te... non dimenticarti il “volume a palla😇. TRAVOLGENTE!

5) Spectrum- Billy Cobham.

Durante gli studi accademici, mi proposero un album di un batterista (Da conoscere come un cristiano conosce la parabola del Buon Samaritano). Da quel momento, Billy Cobham è in assoluto uno dei miei batteristi di riferimento. Specrtum è un album del 1973, e l'innovazione che portò nel mondo del jazz fu enorme. In primo luogo, anche se altri artisti (a partire da Miles Davis) avevano iniziato a fondere le sonorità del jazz con il rock, questo fu uno dei primi lavori con brani definiti e maturi, e con un genere completamente nuovo al proprio interno. E non solo... la grande rivoluzione portata da Cobham, fu che fino ad allora, Buddy Rich a parte, i batteristi non erano ritenuti in grado di avere una propria band e di dare il nome ad un lavoro. PROPEDEUTICO!

Per ora fermiamoci qui! Dovresti avere abbastanza materiale per poter iniziare... ricordati che ascoltare non significa “skippare” da un brano all'altro alla ricerca della canzone che ci possa annullare i pensieri alla fine di una giornata nera, ma cercare internamente a noi stessi, lasciando emergere le sensazioni fisiche e “mentali” che la musica ci lascia.

Nella seconda parte dell'articolo concluderò la lista, spiegandoti come i miei studi accademici abbiano contribuito ad ampliare i miei orizzonti. Rimani sintonizzato, ma non dimenticarti di mettere un like alla mia pagina Facebook.

BUON ASCOLTO! 😉



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