ASCOLTO MUSICALE? CONSIGLI PER GLI ACQUISTI!

 Parte II

Se ti sei perso la prima parte dell'articolo, ti consiglio di andare sul blog e di leggerla... in ogni modo, ho raccontato di come nella prima parte della mia vita abbia ascoltato principalmente rock (e derivati), stilando una prima lista di 5 dischi “cambiavita”. 
Tuttavia, durante gli studi accademici è avvenuta una parziale svolta, nella quale ho iniziato ad esaminare altri stili come il blues, il jazz, il latin, il funk e la fusion; di seguito, quindi, la seconda parte della lista con altri 5 albums “definitivi”:

6) Headhunters- Herbie Hancock.

Pianista eclettico e di grande apertura mentale, non di rado lo si vede duettare con artisti dei più svariati generi musicali. Nato come jazzista, poco più che ventenne faceva parte del quintetto di Miles Davis, e la sua discografia antecedente all'album in questione era più puramente jazz e hard bop. Headhunters (1973) fu una vera e propria rivoluzione di sound, e contiene alcuni dei suoi brani più rappresentativi. 
Non ti anticipo niente, ascoltati “Watermelon Man” e capirai.  GENIALE!

7) Kind of Blue- Miles Davis.

Miles è, a mio avviso, quello che possiamo considerare uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi. Con le sue intuizioni ha sempre rivoluzionato il modo di suonare, cercando sempre di contaminare il proprio stile con nuove sonorità. Non a caso, alcuni dei più grandi musicisti attuali (da Herbie Hancock a Marcus Miller) sono passati dal suo gruppo. 
Kind of Blue è l'album che, nel 1959, porta una trasformazione radicale del modo di concepire il jazz, inserendo il concetto di “cool jazz”; tecnicamente viene potenziato il concetto di “drive”, ossia una sorta di “less is more”, passando dalle melodie velocissime del periodo be-bop, alle “poche note, ma con sentimento”. Se fai fatica ad entrare nel concetto, prova a confrontare “Donna Lee” di Charlie Parker con “So What” e capirai di cosa parlo. RIVOLUZIONARIO!

8) A Love Supreme- John Coltrane.

Una suite meravigliosa, di ispirazione “superiore” (per i più mistici), che mescola sonorità jazz, afro-latin e blues. Un bellissimo viaggio musicale da afforntare con un incenso ed un buon calice di vino oppure, se sei uno Yoga Master, praticando una posizione a testa in giù. 😄 DIVINO!

9) Yellowjackets.

E' il primo album della band omonima, del 1981, fondata qualche anno prima dal grandissimo chitarrista Robben Ford (che in realtà ne uscì quasi subito). Se vuoi capire cos'è la fusion, questo album fa decisamente per te, proponendoti un mix esplosivo di suoni jazz, funk, blues e rock. Sappi che il primo di brano di questo album è la mia sveglia mattutina, e se non l'ho ancora odiato vuol dire che è qualcosa di altra categoria. FRIZZANTE!

10) Drum Battle- Buddy Rich & Max Roach

Sarò di parte, ma se vuoi capire come la batteria possa essere uno strumento solista e non solo di accompagnamento questo è l'album che fa per te. Una “sfida” senza esclusione di colpi tra due giganti, senza vincitori ne vinti. LEGGENDARIO!

Giunti alla fine della lista, sappi che se avessi dovuto parlarti di tutto quello che in realtà mi piace ascoltare, non sarebbe bastato scrivere un libro. Se in questo articolo (e nel precedente) sono riuscito a darti qualche spunto, vai sulla mia pagina Facebook e dopo aver “spolliciato” lasciami un commento sotto al post, magari indicandomi quali sono i tuoi albums preferiti (ti ripeto, vanno bene anche i “Cori da osteria”...).

BUON ASCOLTO! 😉

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