BREVE GUIDA AI POST INCOMPRENSIBILI DEI MUSICISTI


Qualche mese fa, a Capodanno 2021, ricevetti gli auguri da un amico non musicista, che allegò per l'occasione la foto seguente, chiedendomi cosa significasse.

Dovete innanzitutto sapere che noi musicisti siamo (chi più, chi meno) dei buontemponi, e spesso amiamo scherzare; dato il momento tragico che stavamo vivendo all'epoca in cui ricevetti la foto, cercavamo come tutti di utilizzare il nostro “linguaggio in codice” per sdrammatizzare e provare a mantenere il sorriso. Per potere dunque tentare di far sorridere anche voi “comuni mortali”, devo assolutamente farvi un breve trattato di teoria musicale, cercando logicamente di essere il più succinto possibile. Siete pronti? 

INIZIAMO! …d'ora in avanti, come avrebbe detto un noto trio comico durante una nota trasmissione satirica degli anni 90, “chi cambia canale è Monica Lewinski!” (Monica, se sei in ascolto non volermene, mi serviva un'immagine forte). 😎

Le due note che vedete sono nella fattispecie DO diesis e RE bemolle, ossia due note alterate. Il diesis (#) ed il bemolle (b ) sono due segni che posti prima di una nota, la alterano di un semitono (ossia la alzano o la abbassano di frequenza), ed il semitono è la distanza minima che il nostro orecchio può percepeire fra due suoni, corrispondendo, di fatto, alla distanza che intercorre fra due tasti del pianoforte (tra tasto bianco e nero, oppure fra due tasti bianchi se non c'è il tasto nero in mezzo). Andando per qualche istante “off-topic” sappiate che, come insegnava il buon vecchio Pitagora, il semitono è la cosa più dissonante che si possa concepire in natura; significa che per il nostro orecchio, il risultato che troveremmo sovrapponendo i due suoni, sarebbe simile a quello che percepirebbero le nostre papille gustative se mettessimo la marmellata di fragole sulla cacio&pepe.  

Ma ricomponiamoci, e prendiamo in esame un'ottava del pianoforte per capire visivamente il tutto, provando a costruire una successione di suoni che parta da DO ed arrivi a DO, utilizzando indistintamente TUTTI i tasti che incontriamo. 

 

Ogni volta che inciamperemo in un tasto nero avremo:

  • un diesis, muovendoci in senso ascendente (da sinistra verso destra);

  • un bemolle, muovendoci in senso discendente (da destra verso sinistra).

Di conseguenza, le due successioni che troveremo si chiameranno: 

  • scala cromatica ascendente: Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La, La#, Si, Do;

  • scala cromatica discendente: Do, Si, Sib, La, Lab, Sol, Solb, Fa, Mi, Mib, Re, Reb, DO.

A questo punto, abbiamo finalmente materiale a sufficienza per risolvere il nostro enigma iniziale: limitandoci alla ricerca della nota sul tasto nero fra DO e RE, se ci spostiamo in senso ascendente dobbiamo “aggiungere” il semitono al DO, mentre muovendoci in senso contrario dobbiamo “sottrarre” il semitono al RE. Ne conseguirà una formula quasi matematica:

DO diesis = RE bemolle.

...e Voi? Avete amici musicisti che pubblicano post simili? Vi siete sempre chiesti cosa siano i diesis ed i bemolle fin dai tempi del “flauto alle medie”, e questo articolo vi ha chiarito le idee? Fatemi sapere, lasciando un bel pollicione alla mia pagina Facebook, ed un commento sotto al post. 😉


 


 

 


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