COME DIVENTARE BATTERISTI IN 6 SEMPLICI MOSSE

 (Il novello supereroe alla scoperta della macchina del tempo)

 

Tempo fa scrissi un articolo intitolato “Ma davvero il batterista fa rumore?”, nel quale parlavo dei benefici che possiamo trarre suonando la batteria; se non lo hai letto, ti consiglio di cercarlo nel blog e leggerlo.
 
Per iniziare la nostra analisi, possiamo suddividere il genere umano in due categorie: 
  • coloro che hanno sempre sognato, vedendo un video della propria band preferita, di sedersi dietro ai tamburi;
  • coloro che mentono. 😜

Scherzi a parte devi sapere che il ritmo è in noi, ed in tutto quello che facciamo; che tu appartenga o meno ad una delle due categorie di cui sopra, voglio quindi darti qualche suggerimento per capire cosa succede veramente all'interno del cervello batteristico, e provare a muovere i primi passi anche senza avere uno strumento sottomano. 

 

1) Su le mani!!!

Il tempo è definito dalla fisica come la quarta dimensione dello spazio e, che tu sia un musicista, un ballerino, un cronometrista delle olimpiadi o Marty McFly alle prese con il flusso canalizzatore, stiamo sempre parlando della stessa dimensione. Ciò premesso, posso dirti che molto più sempliemente il tempo si esprime attaverso dei battiti regolari.... hai capito bene: il tempo è pulsazione. (Prova a pensare alla lancetta dei secondi dell'orologio).

Per iniziare a prendere confidenza con questa pulsazione, in primo luogo metti una canzone (io solitamente uso Billie Jean di M. Jackson, ma puoi farlo con quella che preferisci) e, come suggeriscono i migliori DJ's, cerca di battere le mani assieme quella specie di “tum-pà” che senti sotto la canzone.
Una volta trovato il beat, sappi che in musica si chiama quarto (o bpm per i più tecnici) e si esprime con la nota da ¼, detta “semiminima” (q ).
 
 

2) Creiamo un ritmo.

E' giunta l'ora di riprodurre il tum-pà. Devi creare due suoni: potresti usare due libri, due giornali, due pentole, due barattoli... l'importante è che uno faccia un suono più grave, e l'altro un suono più acuto. Sistemali in modo da colpire il suono grave con la mano “forte” (per i destrorsi, la destra) ed il suono acuto con la mano “debole”, e cerca come per il punto “a” di seguire la canzone. Mi raccomando... parti con la mano forte sul suono grave, cioè quando la batteria della canzone fa tum.

Ora che hai capito, sappi che nella scrittura musicale i suoni gravi si scrivono nella parte bassa del pentagramma, mentre i suoni acuti si scrivono verso l'alto. Quello che stai suonando, di conseguenza, sarà scritto così: 
 
 
3) Unità di tempo, metro, misura.

Ma come si quantifica il tempo in musica? Quasi sicuramente ti sarà capitato di sentir pronunciare, da qualche musicista di tua conoscenza, frazioni matematiche e strani numeri. Bene, quella è l'unità di tempo; significa che, ad esempio, se siamo in quattro quarti tutto ciò che viene suonato ritorna ciclicamente ogni quattro pulsazioni (o multipli). Entrando più nel dettaglio, se analizzi uno spartito, troverai all'inizio del brano una frazione, e poi una serie di stanghette verticali che suddividono il rigo musicale; lo spazio compreso fra una stanghetta e l'altra, prende il nome di battuta o misura. Per farti un esempio più rapido, pensa al metro coi listelli di legno e paragonalo alla canzone: proprio come ogni listello del metro ha un valore fisso (solitamente 20 cm), la battuta ha una durata (in pulsazioni) pari al numero indicato dalla frazione iniziale (se 4/4 durerà 4 pulsazioni, se 3/4 ne durerà 3, e così via...)

 

4) Conta il tempo.

Una volta capito come funziona la misurazione musicale del tempo, devi cercare di applicare il concetto alla canzone che hai preso in esame; se stai usando quella che ti ho suggerito, sappi che è in quattro quarti. Al fine di contare il tempo, la pulsazione che devi cercare è la prima: devi individuare il punto in cui iniziano le linee ritmiche di tutti gli strumenti (dove inizia il basso, dove cambia l'accordo... dove parte la batteria con il “tum”), e sapere che quella è l'origine. Ora, non ti resta che contare i battiti fino a quattro e ricominciare ciclicamente, senza mai fermarti. (1, 2, 3, 4). 

 

5) Suoniamo il ritmo.

Ritorniamo al nostro ritmo iniziale, che a questo punto sarà scritto più o meno così (ne metto solo 4 battute):

Devi cercare di suonarlo sulla tua batteria rudimentale (uguale a prima), ma ora devi aggiungere il conteggio a voce alta. 


6) Vai a lezione.

Se sei arrivato fin qui, hai sicuramente buone probabilità di diventare un buon batterista, ma logicamente devi essere seguito da qualcuno che ti possa guidare lungo il tuo percorso. Comincia a fare uno scan del tuo tempo libero, pensa a quanto puoi dedicare, armati di voglia di fare e contatta un bravo insegnante.


BUON GROOVE!💪











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